Per SEO internazionale si intendono le strategie di ottimizzazione usate per i Paesi che non hanno l’inglese come lingua madre. Da un punto di vista socio-culturale, questa definizione può risultare alquanto riduttiva, poiché mette in secondo piano il valore delle diversità linguistiche.
Una definizione più obiettiva potrebbe essere quindi: qualsiasi campagna di ricerca organica mirata a Paesi diversi da quello di origine, quindi con una lingua diversa.
Facciamo alcuni esempi concreti: se un marketer londinese che lavora per un’azienda locale sviluppa una strategia SEO destinata agli Stati Uniti, vuol dire che sta facendo SEO internazionale; la stessa cosa accade se un americano realizza una campagna SEO per il Canada.
Google è certamente il motore di ricerca più grande del mondo, ma non è l’unico. Esistono anche:
Se stai pensando di sviluppare il tuo business nei Paesi sopra citati, allora sarà necessario adattare la tua SEO ai loro motori di ricerca principali.
Ricorda che non potrai fare affidamento su correttori automatici o su RankBrain, perché questi sistemi hanno algoritmi meno evoluti di quelli di Google. Anche le dimensioni del font e le immagini usate possono influenzare il tuo posizionamento su questi motori.
Le keyword giuste per ottimizzare i tuoi siti per l’estero potrà fornirtele solo un madrelingua. Utilizzare Google Translator o cimentarti alla cieca in una traduzione, è una strategia fallimentare. Se vuoi ottenere risultati a livello locale, allora dovrai farti capire dagli utenti del luogo.
Trovare qualcuno che possa aiutarti con traduzioni e localizzazioni è molto semplice (a meno che tu non stia puntando a Paesi con lingue molto rare).
Facciamo un altro esempio pratico: se un sito americano avvia una campagna per i saldi durante il Giorno dell’Indipendenza, quella stessa campagna sarà irrilevante per tutte le altre nazioni.
Fatte tutte le ricerche sulla cultura di riferimento, puoi iniziare a creare le parole chiave adatte al target che vuoi raggiungere e inserirle nella tua tassonomia tradizionale.
Le linee guida di Google su come devono essere costruiti i link per posizionarsi in campo internazionale non sono molto chiare. Possiamo però fare dei ragionamenti dettati dal buon senso:
se i media o i siti del Paese di riferimento non riescono a collegarsi con te non potrai mai ampliare il tuo business.
I link, inoltre, non sono importanti solo per l’autorevolezza e il ranking, ma possono anche essere fondamentali per fornire un referral traffic di valore.
Se rendi i tuoi contenuti interessanti per chi li legge dall’estero, potrai ottenere molte condivisioni internazionali.
Dedicati a campagne mediatiche specifiche per il Paese su cui stai puntando.
Non si può scrivere una guida sull’ottimizzazione per l’estero senza menzionare gli smartphone.
Nel mondo esistono Paesi con economie mobile-only, ossia focalizzate sull’utilizzo dei dispositivi mobili. Come abbiamo già spiegato in passato in un pezzo sull’ottimizzazione mobile, rendere i siti mobile-friendly è fondamentale per restare al passo coi tempi e non perdere utenti.
Assicurati che i tuoi contenuti siano leggeri, comprensibili e facili da leggere sui piccoli schermi.
Creare un sito mobile-friendly non può che far bene ai tuoi affari.
Molte aziende potrebbero non aver mai pensato all’ottimizzazione per l’estero anche se è probabile che già ricevano traffico da utenti al di fuori della propria nazione.
Di seguito ti forniamo tre consigli utili per migliorare il traffico internazionale sul tuo sito senza fare costosi cambiamenti tecnici:
Ricorda che rendere il tuo sito fruibile da utenti stranieri può dare una grande spinta al tuo business!