Ecco perché la link building è importante per la SEO

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Ecco perché la link building è importante per la SEO

Link building: foto

Come fare link building?  Questo è un argomento molto scottante tra i professionisti della SEO, per cui è necessario fare un po’ di chiarezza. In questo articolo ti forniremo una panoramica completa sulle diverse tipologie di link e sulle best practice per utilizzarli.

 

Come fare link building: storia del posizionamento nei motori di ricerca 

Agli albori della SEO il web ranking era basato principalmente sull’utilizzo della parola chiave all’interno dei contenuti.

Senza i sofisticati algoritmi adottati in seguito da Google, l’uso delle parole chiave era il modo più facile per far posizionare le pagine.

La logica era semplice: più una keyword veniva usata su una pagina web, più era probabile che fosse attinente al contenuto proposto dalla pagina stessa.

Purtroppo gli specialisti della SEO hanno iniziato ad approfittare di questa tecnica, usando le keyword in modo innaturale. Le parole chiave, infatti, erano spesso ripetute in modo esagerato all’interno di un testo per consentire alla pagina di ottenere un ranking più alto.

Questo metodo oggi è conosciuto come keyword stuffing.

Il keyword stuffing permetteva ai siti di posizionarsi per la frequenza d’utilizzo delle parole chiave, anche quando il contenuto reale non era molto attinente al concetto espresso dalle keyword scelte.

Da qui la necessità di trovare un modo diverso di classificare i siti per rendere migliori le ricerche.

L’arrivo di Google e l’importanza della link building

Google nacque nel 1996 grazie a una partnership tra Larry Page e Sergey Brin.

Il primo algoritmo di ranking del motore di ricerca era basato sull’algoritmo PageRank, sviluppato proprio da Page quando era uno studente alla Stanford University.

L’idea principale era di usare i collegamenti tra le pagine come fattore di ranking.

Secondo quanto scritto su una pagina di informazioni di Google ormai archiviata:

PageRank works by counting the number and quality of links to a page to determine a rough estimate of how important the website is. The underlying assumption is that more important websites are likely to receive more links from other websites./ PageRank fa una stima numerica e qualitativa dei link a una pagina per determinarne l’importanza di un sito. Si suppone che un sito sia più importante di un altro se riceve più link.

Sentiti libero di leggere tutto quello che riguarda l’algoritmo PageRank. Le informazioni sono di dominio pubblico e la PageRank patent è visibile gratuitamente.

Vista la complessità dell’argomento, per comprendere appieno questo documento dovresti avere conoscenze approfondite di programmazione e matematica.

Invece di avventurarti nella lettura di contenuti un po’ ostici, ti consigliamo di capire perché questo algoritmo considera la link building in primis.

 

Link interni e link in entrata/uscita

Un link o un hyperlink è un oggetto cliccabile presente sulle pagine web che conduce da una pagina a un’altra. Un link può apparire sottoforma di testo, immagine o bottone.

I link possono essere classificati secondo la loro destinazione:

 

  • se conducono gli utenti su altre pagine dello stesso sito;
  • se portano ad altri siti.

I link interni sono quelli che collegano pagine dello stesso sito.

I motori di ricerca classificano i link prendendo in considerazione il nome del dominio: se i link conducono a pagine che hanno un dominio uguale al loro, allora sono considerati interni.

Se il tuo sito è costruito in modo da avere più di un dominio, allora il motore di ricerca li considererà link esterni.

 

Link in uscita/foto

 

 

Un’altra classificazione è tra link in entrata (inbound) e link in uscita (outbound). I link in entrata sono quelli che provengono da altri siti o da domini diversi;

 

 

Link in entrata: foto

 

I link in uscita sono quelli che collegano il tuo sito con altri domini.

 

Link in uscita: foto

Link in entrata: avere link da pagine di alta qualità migliora la SEO

I link in entrata sono quelli che danno alla SEO i benefici maggiori, ma potrebbero anche non portare nessun beneficio e in alcuni casi penalizzare il sito. Dipende molto da come viene pianificata ed eseguita la strategia di link building.

C’è da dire anche che alcuni link, ad esempio il link earning o link spontanei su siti di buona qualità, sono difficili da ottenere.

 

I link come strumento di affidabilità e credibilità

Le pagine di alta qualità sono come gli amici ai quali ti rivolgi per un consiglio: sono affidabili, credibili e hanno autorevolezza sull’argomento trattato. Ogni volta che troviamo un link in una di queste pagine, sappiamo che chi ha creato il contenuto lo ha inserito per un motivo ben preciso.

Spesso in un testo vengono utilizzati link autorevoli e ricchi di informazioni che possono valorizzare i nostri contenuti. In altri casi si possono usare link che conducono ad altri domini, perché si vuole fare una critica a una data pagina.

Che sia per un elogio o per una critica, l’inserimento di link pertinenti aumenta la qualità dei testi, quindi è molto utile per la link building. Se il contenuto di una pagina fa parlare di sé, significa automaticamente che è autorevole, attendibile e/o affidabile.

I collegamenti sono proprio come voti di fiducia, di attendibilità e di autorevolezza. Più link una pagina ottiene, più voti sta avendo: un vero toccasana per il ranking!

Eppure il numero di collegamenti che una pagina riceve non è la sola cosa che conta, Google valuta anche e sopratutto la qualità dei link.

 

I fake friend danneggiano la link building

A volte individuare i profili fake è semplice, altre volte non lo è.

La stessa cosa succede quando Google controlla le pagine web. Esistono link fake che vengono fatti sembrare affidabili attraverso:

 

 

  • forum online, 
  • commenti in un blog, 
  • guestbook, 
  • wiki, 
  • profili social, 
  • directory di articoli, 
  • siti Q&A, 
  • Bookmarking social,

Questi sono chiamati link artificiali.

Google è in grado di identificare i fake link, ma non sempre ci riesce in maniera immediata.

I link artificiali sono molto negativi per il posizionamento nei motori di ricerca.

Il ranking di pagine con link artificiali può essere danneggiato da vari fattori:

  • monitoraggio della qualità dei link;
  • aggiornamenti dell’algoritmo;
  • interventi manuali di Google.

Per ottenere dei link naturali, un sito ha bisogno di contenuti di qualità che siano affidabili, credibili e autorevoli.

Questo meccanismo consente alle pagine di guadagnare un’ottima reputazione e link naturali da altri siti.

Utilizzare questi consigli per la link building ti permetterà di posizionarti meglio.

 

I link in entrata restano importanti anche in seguito all’avvento di Penguin

Negli ultimi anni Google ha messo a punto una serie di importanti aggiornamenti all’algoritmo. Un aggiornamento cruciale è stato Penguin.

Penguin è oggi parte essenziale dell’algoritmo core di Google.

Questo aggiornamento permette al motore di ricerca di valutare la qualità dei link in modo più efficace.

Dopo Peguin, i professionisti della SEO hanno avuto l’impressione che la link building non contasse più, ma si sbagliavano.

 

La link building è ancora cruciale per il posizionamento

Conferisce un maggiore valore alle pagine. I collegamenti sono il riflesso della qualità dei contenuti di una pagina, ma è importante che siano naturali.

Penguin ha permesso a Google di identificare in modo più facile i link artificiali.

La link building resta un importante fattore di ranking, anche se le strategie per attuarla si sono evolute, specialmente dopo l’arrivo dell’aggiornamento Penguin.

 

La questione degli anchor text nella link building

Seo e link building: foto

Uno degli aspetti che Google considera maggiormente nei link in entrata è l’anchor text.

L’anchor text è il testo cliccabile di un link o il testo alternativo di una foto nei link immagine.

L’anchor text aiuta a far capire al motore di ricerca l’argomento della pagina di destinazione.

Negli anni si è abusato degli anchor text e da essi è nato il link bombing, una tecnica che consisteva nell’utilizzo della frase che si voleva posizionare in tutti i link in entrata, da centinaia di pagine, indipendentemente dalla qualità o dalla rilevanza delle pagine stesse.

Con l’arrivo di Penguin questa tecnica è stata riconosciuta e penalizzata nel ranking.

Con Penguin si è sentita l’esigenza di avere anchor text naturali nei link in entrata.

Ecco cosa potrebbe mettere a repentaglio il tuo lavoro di link building:

  • quando le persone aggiungono a una pagina un link diretto al tuo sito, spesso l’anchor text coincide con il nome della tua azienda o del tuo brand. Se i tuoi anchor text keyword-focused sono più numerosi di quelli del brand, potresti avere dei problemi. È consigliato avere più anchor text del brand.
  • Non tutti pensano allo stesso modo, quindi è molto improbabile che più persone usino lo stesso anchor text. Se continui a ottimizzare lo stesso anchor text quando cerchi di ottenere link da altri siti – tanto da farlo diventare l’anchor text principale che non contiene il nome del tuo brand -, ciò risulterà molto innaturale. È importante avere anchor text diversi. Puoi utilizzare anche frasi generiche come: clicca qui, visita il sito ecc.

 

I link in entrata fanno aumentare il PageRank del tuo sito

I link in entrata sono ottimi per il posizionamento dei siti web: più ne hai, maggiore sarà il tuo PageRank.

Quando una catena di link passa da una pagina all’altra, il flusso di PageRank diventa sempre più debole.

In quasi tutti i siti, la pagina che ha più link in entrata è la homepage. Quindi se una pagina all’interno del tuo sito è troppo lontana dalla home, il PageRank diminuirà significativamente prima di raggiungerla. Per questo motivo le pagine troppo lontane dalla principale avranno un ranking scarso.

Premettendo che non tutte le pagine del tuo sito avranno link in entrata, i tuoi link interni dovrebbero servire a:

  • aiutare gli utenti a navigare tra le diverse pagine del tuo sito;
  • permettere ai motori di ricerca di scansionare l’intero sito con pochi salti da una pagina all’altra.

Ecco le aree più comuni dove troverai link interni:

  • normale navigazione del sito: link che si trovano di solito nel menu della barra superiore, di quella laterale e a piè pagina. Sono presenti in tutte le pagine del sito.
  • Pagine correlate: una sezione che indica altre pagine collegate al topic del contenuto. Le pagine correlate sono utili agli utenti, perché gli consentono di trovare quello che stanno cercando.
  • User sitemap: una mappa è una pagina unica che collega a tutte le altre pagine di un sito. Secondo alcune ricerche, esistono tre tipologie di persone: quelli che usano la normale navigazione del sito, quelli che cercano immediatamente il pulsante “cerca” e quelli che vanno dritti alla mappa del sito. Per i siti molto grandi le mappe possono essere pesanti, per cui in casi come questi la mappa dovrebbe contenere solo le categorie principali e non necessariamente tutte le pagine del sito.
  • In-content Link: all’interno del contenuto di una pagina si possono aggiungere link alle parole contenute nei paragrafi. Questa tecnica o non è molto usata o è troppo ottimizzata, il che può avere effetti negativi sulla SEO. Ricorda sempre di inserire link in modo naturale.

Anche se i link interni sono molto utili nella link building, assicurati sempre che siano gli utenti la tua maggiore priorità. Inserisci link interni pensati prima per gli utenti e poi per i motori di ricerca.

I link in uscita devono essere naturali

L’utilizzo dei link in uscita si è evoluto nel corso degli anni. Alcuni esperti di SEO credevano che i link in uscita diminuissero il PageRank. Per un po’ di anni questa riflessione è stata corretta.

Proprio da qui derivano termini come “PageRank hoarding” e “PageRank channeling”.

Qualsiasi link in uscita equivaleva a una vera e propria perdita. Se però un link in uscita era necessario agli utenti si poteva aggiungere l’attributo nofollow.

Aggiungere il nofollow significava dire ai motori di ricerca “non seguite questo link e non datemi il PageRank per questa pagina”.

Al solito, molti esperti della SEO hanno abusato di questo attributo fino al 2009, quando Google ha introdotto un nuovo aggiornamento.

In seguito a questo cambiamento sono nate alcune best practice da seguire per la link building:

  • non avere troppi link in uscita: in teoria il ragionamento sulla perdita di PageRank è valido tuttora. Potresti comunque trovare siti con tonnellate di link in uscita che hanno ancora un ranking alto. Quindi la regola in questa circostanza è: fai ciò che ti sembra abbia senso.
  • Non aggiungere sempre un nofollow a tutti i link in uscita: aggiungere un attributo re=nofollow ai link sul <a> tag comunica ai motori di ricerca di non dar credito a quel link per il ranking. Comunque abusare di questa tecnica può apparire non naturale.
  • I testi di buona qualità tendono a collegarsi con pagine di buona qualità: i siti autorevoli desiderano mantenere il proprio status, per cui si collegano solamente con siti altrettanto importanti. Dato che questa è una pratica diffusa tra le pagine web qualitativamente migliori, potrebbe essere usata per mostrare al motore di ricerca che anche il tuo sito mira all’autorevolezza.

Le regole appena descritte possono apparire contraddittorie per chi si accinge ad approfondire le sue conoscenza in materia di link building.

Nessun link in uscita preserva il PageRank.

Aggiungendo un nofollow potresti preservare il PageRank, sebbene la presenza di molti link nofollow appaia innaturale.

L’esperienza ci ha mostrato che i link in uscita indeboliscono il PageRank e questo è vero ancora ai giorni nostri, ma si raccomanda sempre di collegarsi a siti di buona qualità.

Le regole per la link building non sono cristallizzate, ma in qualche modo sono molto flessibili. L’unica regola che sembra chiara e distinta è che i collegamenti interni o esterni che siano devono apparire naturali.

Inserisci pure link esterni se ti sembra un’azione naturale.

 

Per riassumere i concetti espressi in merito alla link building

Ancora oggi la link building è una parte importante della SEO e sembra che continuerà a contare molto anche in futuro.

Come tutte le cose, comunque, anche le tecniche SEO si sono evolute nel corso degli anni.

In questo articolo sulla link building abbiamo classificato i link in entrata, in uscita e interni.

  • I link in entrata sono i più importanti, perché danno autorevolezza al sito e ne aiutano il ranking, tuttavia è importante che essi siano naturali e provengano da siti rilevanti e di alta qualità.
  • I link interni aiutano a distribuire il PageRank dai link in entrata alle altre pagine del sito, per aiutare a migliorare il ranking di molte altre pagine. I link interni, inoltre, non servono solo ai motori di ricerca, ma per prima cosa servono agli utenti.
  • I link in uscita dovrebbero essere utilizzati solo in modo da risultare naturali per gli utenti. Collegarsi a siti di alta qualità aiuta a migliorare la reputazione delle tue pagine.

L’unica regola fondamentale per una buona link building è la naturalezza.

Se un sito risulta inutile per gli esseri umani, probabilmente lo sarà anche per i motori di ricerca.